PROGRAMMA VFF_5
giovedì 4 luglio
Il 4 luglio apre il Vertigo Film Fest con una selezione di otto cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Partendo dagli Academy, cortometraggi prodotti da studenti delle accademie di cinema milanesi, ci muoveremo poi tra l’India, i Paesi Bassi, il Regno Unito e l’Italia, scoprendo nuovi modi di osservare il mondo e le sue sfide. Vedremo come opporsi ad un mondo che ci schiaccia o come riappropriarsi della propria identità culturale.
18:30
APERTURA
19:45
TALK // LA CITTA'
MILANO A 24 FRAME: L'IMMAGINE DELLA CITTA' IERI E OGGI, TRA CINEMA E VIDEOCLIP
con
Morris Bragazzi (videomaker e sceneggiatore), Joseph Rigo (architettə e curatorə)
moderatori Gianluca Quattrocchi, Federica Bortoluzzi (Fuori Fuoco)
Milano: città che ha cambiato molto la sua immagine nel corso dei decenni, passando da città in costruzione nel neorealismo, luogo di crimini nei poliziotteschi, fino ad arrivare alla città patinata del periodo EXPO. Ma quale è oggi l’immagine della città e soprattutto è coerente con il sentire comune?
21:00
PAUSA
22:15
PAUSA
22:30
19:45
TALK // LA PIAZZA
STORIE E MEMORIE DI QUARTIERE
con
Cinevan, Or.Me, Elena Corvino (autrice di 54 Duomo)
moderatori Gianluca Quattrocchi, Federica Bortoluzzi (Fuori Fuoco)
La seconda serata si concentra sulla piazza come spazio sociale e culturale. Esploreremo se e come siamo ancora in grado di vivere una piazza nel contesto contemporaneo. La piazza è tradizionalmente il cuore pulsante della vita urbana, ma come è cambiato il suo ruolo e la sua vitalità nel contesto moderno? La sfida è quella di ridefinire la piazza come spazio vivo e inclusivo.
21:00
PAUSA
22:10
PAUSA
SABATO 6 luglio
18:30
APERTURA
19:45
TALK // LA SALA
DENTRO IL CINEMA E OLTRE LA SALA
con
Graziano Palamara (Cinemino), Antonio Augugliaro (Nuovo Armenia),
Fabio Martina (Baloss Film Fest)
moderatori Gianluca Quattrocchi, Federica Bortoluzzi (Fuori Fuoco)
Scoprire nuovi modi di fruire il cinema, nuove possibilità nelle quali i film escono fuori dalla sala e trovano modi diversi di esprimersi e di incontrare il pubblico. Il cinema può essere motore di discussione e cambiamento? Può farlo uscendo dalla classica sala cinematografica?